Rubino: le (memorabili) copertine per il Giornalino della Domenica

Nella storia dell’illustrazione italiana, Antonio Rubino, disegnatore e fumettista, è certamente tra coloro che hanno realizzato alcune copertine tra le più belle.

Per eccellenza grafica e gusto cromatico, leggibilità e finezza plastica, quelle realizzate nel 1906/1909 da Rubino per il Giornalino della Domenica – meritoriamente scansionate dal “Fondo libri e periodici di Letteratura giovanile” per Indire (Istituto Nazionale di Documentazione per l’Innovazione e la Ricerca Educativa), e ancora disponibili qua – rimangono, a mio avviso, semplicemente straordinarie:

Epopea sottomarina, Giornalino della Domenica, a. II, n. 1, 1907

Bimbi fantasia, Giornalino della Domenica, a. II, n.23, 1907

Opera fragile, Giornalino della Domenica, a. II, n. 28, 1907

Notturno, Giornalino della Domenica, a. II, n. 32, 1907

L’omettino tondo, Giornalino della Domenica, a. II, n. 37, 1907

Le calze per l’inverno, Giornalino della Domenica, a. II, n. 46, 1907

Fra la neve, Giornalino della Domenica, a. III, n. 7, 1908

Chiaro di luna, Giornalino della Domenica, a. III, n. 14, 1908

Il signor Passito, Giornalino della Domenica, a. III, n. 42, 1908

La tristezza della pioggia, Giornalino della Domenica, a. III, n. 50, 1908

La leggenda degli ovoli, Giornalino della Domenica, a. IV, 1909

Alcune immagini (disegnate) di Dio che mi son piaciute

Uno degli oggetti editoriali più bizzarri di questa primavera si chiama A4GOD, per 4 ragioni:

  • non è un libro, ma una raccolta di immagini – un genere editoriale che pare sempre più raro, visto l’ormai consolidato spostamento sul web di quelli che una volta erano i portfoli e i concept-book visivi.
  • affianca e mescola artisti di estrazione – tecnica, stilistica, professionale – profondamente diversa, dall’illustrazione alla fotografia al fumetto.
  • è una sorta di mappatura, o meglio un ritratto eccentrico dell’illustrazione italiana contemporanea, attenta soprattutto ai talenti emersi negli anni 2000, in primis quelli impegnati tra disegno e altre discipline.
  • è una interessante sfida creativa, perché offre una rara occasione di osservare – e comparare – le diverse sensibilità di 105 autori, messe all’opera a partire dallo stesso soggetto. Che in questo caso, peraltro, è un soggetto iconologico complesso: Dio, icona immaginaria – irrappresentabile – per eccellenza.

Si tratta di un progetto di Studio Pomo – Marco e Alessandro – che hanno provato così a fare il punto del proprio percorso di grafici interessati all’illustrazione. Un percorso che ho seguito spesso da vicino, lavorando insieme (anche per questo blog: l’immagine nell’header è una loro elaborazione).

Il risultato è un contenitore discontinuo, magmatico, contraddittorio – e proprio per questo, credo, ricco di immagini interessanti. Permettetemi allora di consigliarvelo così, con qualche disegno tra quelli che mi sono piaciuti di più:

Andrea Bruno

Marco Corona

Adriano Carnevali

Francesco Cattani

Elzevira

Manuele Fior

Fupete

Marco Klefisch

Giacomo Nanni

Davide Toffolo

 

Ronald Searle non c’è più (1920-2011)

Lo scorso 30 dicembre è mancato Ronald Searle. E’ stato uno dei massimi disegnatori del Novecento.

Tra i tanti ricordi possibili, certamente uno va alla sua St Trinian’s School, scuola femminile immaginaria, da lui creata come satira del modello imperante dei collegi british ‘perfettini’ (le boarding school celebrate da scrittori come Enid Blyton – ovvero la matrice da cui viene anche la Hogwarts di Harry Potter, per capirci). Una invenzione piuttosto scandalosa per gli anni ’40, che predicava con folle ironia:

A St. Trinian’s girl would be sadistic, cunning, dissolute, crooked, sordid, lacking morals of any sort and capable of any excess. She would also be well-spoken, even well-mannered and polite. Sardonic, witty and very amusing. She would be good company. In short: typically human and, despite everything, endearing.

E poi tante copertine per il New Yorker, come questa:

Oppure infinite serie di disegni, fra cui le memorabili “anatomie morbide”, come questa:

O anche scenografie, visual design, progetti e affiche per il cinema, come questo film (inglese, ma con alcune star italiane):

Per non dimenticare le pubblicità, come una straordinaria campagna per le scarpe Church’s:

E infine tanti, tanti libri e picture books, dai celebri lavori con protagonisti gatti e gattoni, a vere e proprie bizzarrìe come questo “Suicidio e reincarnazione di un uomo estremamente piccolo”:

In Italia resta semisconosciuto: nessun libro in commercio su Amazon.it, e niente pagina Wikipedia in italiano. Peccato.

Per fortuna c’è la Rete. E un paio di blog carichi di immagini, qui e qui. Da esplorare e ri-esplorare.

Librerie del futuro, by Dan Clowes

via New Yorker

Tolkien disegnatore

Da qualche giorno è uscito un volume che raccoglie oltre 100 disegni di uno scrittore decisamente poco noto come disegnatore: J.R.R. Tolkien. Si tratta di illustrazioni a china o acquerelli, in buona parte inediti (o mai pubblicati a colori). E non sono niente male:

it turns out the author created more than 100 illustrations, recently uncovered amidst Tolkien’s papers, digitized by Oxford’s Bodleian Library, and freshly released in Art of the Hobbit

via Brainpickings