Sotto le nuvolette: un’inchiesta sulla crisi

Da qualche giorno è online il trailer di un documentario sul fumetto in Francia, intitolato Sous les bulles, che vuole essere un’inchiesta sulla situazione economica di questa industria editoriale. Il teaser, qualche mese fa, pareva piuttosto generico:

In realtà il trailer chiarisce meglio gli obiettivi del documentario. Che pare, piuttosto, un ritratto del fumetto francese sul versante dei “mutamenti critici del mercato”. Dinamiche di produzione, tendenze commerciali, prassi contrattuali e diritti d’autore. Il tutto realizzato attraverso interviste a editori, autori, distributori, giornalisti.

Certo, l’approccio pare piuttosto “a tesi”: mettere a fuoco un clima di impoverimento del mestiere e del settore, insistendo in particolare sulle condizioni di vita e di lavoro degli autori, sempre più spesso precarizzati da modelli produttivi rapidissimi e iperflessibili. Come ha scritto la regista, l’orizzonte del racconto è:

Tra “storie di successo” e le ansie di fronte a un settore in rapida evoluzione, di fronte alla concorrenza dei comics USA e soprattutto dei manga, un intero mondo si rivela molto più feroce e fragile di quanto avremmo potuto immaginare.

Per certi versi, un discorso che non si discosta da quelli di molti osservatori critici dei mutamenti nell’editoria in generale. Peraltro, lo spettro dell’inchiesta economica mi pare un po’ parziale: la visione editoriale-centrica lascia sullo sfondo l’enorme territorio del mercato del licensing, motore principale della ‘crescita’, nel fumetto contemporaneo.

Tuttavia, per quanto a tinte fosche, questo ritratto mi sembra certamente realistico. Soprattutto quando si concentra sulle condizioni di lavoro degli autori, anello sempre più debole della tradizionale catena del valore nella ‘vecchia’ editoria fumettistica. Ed è qui che le domande di Maiana Bidegain si fanno, a mio avviso, più interessanti:

In cosa consiste, vista giorno per giorno, la vita quotidiana di un fumettista?
Quanto guadagna un autore sulla vendita di un libro?
Qual è la parte degli altri attori nella catena del libro su questo prezzo?
Quanti libri dovrebbe vendere un libraio per essere in grado di pagarsi uno stipendio?
Cosa accadrà con l’avvento del digitale?

La presentazione del documentario sarà durante l’imminente festival di Angouleme. E il trailer è qua:

Nel frattempo, proprio il festival di Angouleme ha svelato su YouTube lo spot televisivo che andrà in onda da dopodomani, per una settimana circa, su France 2. Una pimpante animazione creata da Lewis Trondheim, che ha per protagonista la mascotte del festival – Le Fauve – all’insegna dello slogan “Il Fauve picchia duro”:

[DOCfumetto] Will Eisner

Sette anni fa scompariva Will Eisner. E allora, oggi, lo segno con un link: un frammento di uno fra i tanti documentari – rigorosamente agiografici – che ne hanno celebrato la carriera.

Un documentario semplice – videointerviste e poco altro – ma con buone chiacchiere di buoni chiacchieratori, fra cui Art Spiegelman, Michael Chabon, e Sergio Aragones:

FumettoDOC: Maurice Sendak per HBO

Maurice Sendak – illustratore e autore di picture books – lo conoscete, vero? Bene.

Pochi giorni fa è andato in onda, sul canale statunitense HBO, un atteso documentario, intitolato Tell Them Anything You Want, che ne percorre la vita e la carriera.

Su YouTube niente da fare: non troverete brani del documentario. Ma la conversazione con Lester Bangs, che trovate in parte anticipata sul sito del documentario, offre già qualche buona ragione per sperare in un prossimo dvd. Da aggiungere allo scarno scaffale dei (buoni) documentari dedicati a illustratori e fumettisti.

Nel frattempo, potete sempre ascoltare questo:

Il sindaco di New York legge Dick Tracy in diretta

Ebbene sì, la notizia è vera. Il solo difetto è che il fatto è avvenuto 55 anni fa.

Fiorello LaGuardia, sindaco italo-americano di New York dal 1934 al 1945, e tra le più amate figure pubbliche nella storia degli Stati Uniti (che il più piccolo aeroporto di New York – quello più vicino a Manhattan – abbia il suo nome, beh, lo sapevate, vero?), era noto per un carattere a dir poco esuberante.

La storia politica e sociale degli USA – così come la storia del fumetto, naturalmente – non ha mai dimenticato la sua performance del luglio 1945 quando, durante un lungo sciopero (17 giorni) dei distributori di periodici, decise nello stupore generale di leggere alcune pagine dei supplementi a fumetti in diretta radiofonica (ripreso anche dalle telecamere), come servizio reso soprattutto ai giovanissimi, privati delle abituali letture per ragioni a loro incomprensibili.

In questi due preziosi videodocumenti vedete LaGuardia leggere il Dick Tracy di Chester Gould e Little Orphan Annie di Harold Gray. E in un impeto che suona, ai nostri smaliziati occhi di oggi, come un gesto retro’ della “bella politica di una volta”, offre anche una sintetica ‘morale’ dell’episodio di Dick Tracy: <<il denaro sporco non porta mai la felicità, ma solo sventura e tristezza>>:

And so, children, what does that mean? It means that dirty money never brings any luck! Remember, this was the money that the dope peddler, the racketeer, had in a safe deposit box. This was dirty money, like a gambler’s money. No, dirty money always brings sorrow and sadness and misery and disgrace.

Eh già: evviva Fiorello LaGuardia:

Con un grazie a Giacomo Nanni

Altri dettagli su questi documenti, li trovate qui.

[FumettoDOC] State of the Art: Web Comics

via The Comics Reporter