Massimo Bonfatti realizzò, alcuni anni fa, un fumetto tratto da un soggetto inedito di Mario Monicelli. Il progetto Capelli Lunghi ha vissuto diverse incarnazioni editoriali, ed è infine diventato un volume per Aliberti nel 2008. La storia del progetto cinematografico mancato – e poi disegnato – è raccontata in questa videointervista (tratta da un documentario in lavorazione) da Monicelli e Bonfatti:
Ha scritto Bonfatti:
Ho aspettato anni ed anni prima di contattare Monicelli per chiedergli se la storia a fumetti gli era piaciuta. […] La storia fu pubblicata nel catalogo della mostra allestita ad Acquaviva Picena e anni dopo sul numero zero della rivista Nonzi, curata da Alessio Spataro suggerendo il titolo della monografia che fu appunto Capelli lunghi.
In entrambe queste edizioni la tiratura e la distribuzione erano talmente scarse che la storia rimase praticamente sconosciuta al pubblico molto più vasto che avrebbe potuto apprezzarla. Questa storia, che sarebbe potuta diventare uno dei capolavori del cinema italiano, è rimasta scandalosamente nel cassetto per trent’anni, sconosciuta da tutti e dimenticata dal suo stesso autore. […]
C’era il movimento di ribellione generazionale del ’68 ancora sul nascere, c’erano gli albori di una industrializzazione che avrebbe in pochi anni cambiato il corpo e l’anima della nazione e c’era una visione tragica di una storia d’amore che diventava il simbolo del naufragio di utopie e sogni che ancora dovevano prendere forma e che solo oggi riusciamo a giudicare storicamente.
Il saluto finale di Bonfatti è qua:
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