Un secolo fa, oggi, l’Austria dichiarava guerra alla Serbia. In estrema sintesi, le cose andarono così:
B.C., di Johnny Hart, strip del 17 gennaio 1960
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Un secolo fa, oggi, l’Austria dichiarava guerra alla Serbia. In estrema sintesi, le cose andarono così:
B.C., di Johnny Hart, strip del 17 gennaio 1960
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La mattina di Natale fa pensare a Trino, di Altan:
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Quasi quattro anni di vita di un blog aggiornato tutte le settimane, e spesso persino tutti i giorni, non sono troppi. Ma nemmeno pochi. Quanto basta, diciamo, per capire di avere fatto una bella esperienza: io a scrivere, qualcuno a leggere, noitutti insieme a conoscerci e condividere un piccolo ma prezioso pezzo di tempo (e di idee, spunti, riflessioni).
Ebbene sì, questo è un attacco affettuoso. Non saprei come altro fare, visto che sono qui per annunciarvi che schiaccio il tasto stop. E non impiegherò troppe parole, ché poi mi emoziono. Ma anche perché no, non finisce qui. Anzi.
Oggi nasce Fumettologica, che di questo blog è una sorta di proseguimento. Sarà un magazine di informazione e cultura del fumetto, come spiega l’editoriale. Sarà online tutti i giorni, e proverà a fare ciò che ho fatto in questi anni qui, ma anche di più, molto di più: raccontare il fumetto offrendo notizie, storie, immagini, opinioni, idee. E finalmente non sarò più solo, ma in compagnia di un nutrito equipaggio, fatto di lettori e professionisti, blogger e giornalisti, osservatori e autori (sani e picchiatelli, pure). Un progetto pensato e realizzato in cinque mesi, con Andrea e Niccolò (i redattori), la partecipazione di Lucio (il socio) e la collaborazione di una quarantina di persone che conoscerete – o riconoscerete – nelle prossime settimane.
Come è giusto che sia, dopo anni a scriverne e ragionarne – anche in rete, anche qui – è arrivato il momento di provare a ricomporre in altro modo quei “frammenti di un discorso sul fumetto” di cui il sottotitolo del blog diceva, sin dal suo lontano Start. Non un altro libro o testo saggistico (che comunque arriverà), allora, ma un progetto che cerchi di innovare la qualità del lavoro svolto da tanti blog/siti, e della discussione sviluppata insieme. Ci siamo dati due anni di tempo, destinando le risorse necessarie per far navigare sereno il nostro battello, non grandissimo, ma solido. Poi c’è il fatto che sbaglieremo forte, sbaglieremo duro. Lo sappiamo, e speriamo vorrete un po’ capirci, e un po’ aiutarci, come abbiamo fatto qui, in rete. L’obiettivo, a noi, pare molto chiaro: fare qualcosa di nuovo e di utile (speriamo anche di bello), facendo una cosa piccola ma ambiziosa, e vedere cosa diventa.
E a questo povero indirizzo wordpress, cosa accadrà? Per ora resta qua, ci mancherebbe. Lo devo a questi (quasi) quattro anni di scrittura, idee, relazioni, condivisioni. In futuro, potrebbe persino riprendersi. Magari svolgendo la funzione specifica di bloc notes di un professore fumettologo. Oppure, anche no. Vedremo. Ora c’è da fare Fumettologica. Dove spero di ritrovarvi tutti.
Alla fine, soprattutto: grazie. Ve l’ho detto che sono stati (quasi) quattro anni bellissimi?
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Ottobre: Lucca Comics&Games si avvicina, e il lavoro si fa intenso. Incluso quello di preparazione ai Comics Talks. La cui squadra, ormai pronta per l’ottavo anno di dibattiti e conversazioni intorno alle più diverse tendenze fumettologiche (sempre nella sala incontri di Palazzo Ducale, e sempre alle 17.45), sarà la seguente:
Giovedì 31 ottobre – Strisce, e ancora strisce
L’eterno risorgere della forma-strip: tradizioni, ibridazioni e nuovi esperimenti.
Le credevamo un retaggio del passato, un modulo legato alla stampa quotidiana, incapace di attecchire in Italia e destinato a sparire nel mondo. E invece le strisce continuano a fiorire, per mano di autori che ne fanno una forma fluida, in bilico fra tradizione e innovazione, ritmo e sospensione, gioco e sperimentazione. Tra rinnovata attenzione editoriale ai classici del passato e diffusione digitale su nuovi spazi, le strisce sono tornate con rinnovato vigore.
Modera: Paolo Interdonato (blogger, sparidinchiostro.com)
Venerdì 1 novembre – Biografie vs. biografie
Raccontare vite altrui. Esperienze da un filone in crescita, fra giornalismo e letteratura.
Non li hanno conosciuti. Ma hanno passato anni a ricostruirne e, talvolta, a reimmaginarne le esistenze. Gli autori di biografie – genere tra i più tipici del fumetto contemporaneo – sembrano riconsiderare i grandi protagonisti della Storia secondo prospettive sempre più ‘decise’. Due modelli emergono: un approccio fattuale e documentario, e la pura invenzione letteraria. Un confronto fra approcci diversi, in bilico tra giornalismo e slanci di fantasia.
Modera: Matteo Stefanelli (docente Università Cattolica)
Sabato 2 novembre – Raccontare per dire (e per non dire)
Il volto nascosto della narrazione: tre esperienze di racconti indiretti, laterali, enigmatici.
Raccontare con il fumetto è, abitualmente, dire qualcosa, mostrare un mondo. Ma raccontare è anche vagare senza meta, improvvisare, nascondere (frammenti di) realtà. Per lasciare sul campo poche risposte e molte domande. Un incontro fra tre stili di narrazione diversi, per esplorare quel che il fumetto sa raccontare, anche senza dirci (mostrarci) tutto.
Modera: Matteo Stefanelli (docente Università Cattolica)
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Comunicazione di servizio.
Oggi pomeriggio (lo so: all’ultimo minuto; ma il tempo è quel che è, mentre si avvicina l’annuncio di un nuovo progettone, tra una decina di giorni) sarò a Ferrara, in una sorta di occasione ‘off’ rispetto al programma del festival di Internazionale, a discutere di “Come raccontare senza carta? Da Snowden alle favole di Calvino“. Si tratterà di un incontro dedicato alle nuove forme di editoria e narrativa online, e in particolare alla twitterfiction, nell’ambito della mostra “Sussurri e grida nella democrazia digitale” presso la galleria Zuni, che espone materiali dal graphic novel di Dario Morgante e Gianluca Costantini su Julian Assange e Wikilieaks, di cui a suo tempo scrissi qui.
Dopodomani, invece, a Cremona si inaugura “I Love Fumetti“, manifestazione realizzata dal Centro Fumetto “Andrea Pazienza” in occasione dei 25 anni di attività. Mica pochi. In quel contesto il pezzo forte è una mostra piuttosto rara: ben 125 tavole originali di 107 autori, dagli inizi del Novecento al 2010 (da Little Nemo a Krazy Kat, da Barks a Crepax a Frank Miller), per la prima volta uscite da una – incredibile – collezione privata. Ciascuna tavola sarà esposta con un commento da parte di un critico, giornalista, o autore. A me è toccato il piacere di accompagnare una tavola di Antonio Rubino del 1952, un frammento di “Lupetto e la Nina”, pubblicato in origine sul Corriere dei Piccoli.
Insomma: buon fine settimana. Per me dovrebbe esserlo, sulla carta (disegnata).
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