Il Fumetto e i Mondiali di calcio 2010

In Italia, le Olimpiadi o i grandi eventi sportivi coincidono con una tradizione fumettistica: le storie-evento disneyane. Sul settimanale Topolino, per celebrare l’arrivo dei Mondiali di Calcio 2010, sono state recentemente pubblicate una lunga serie in sei episodi (2010: Mondiali al cubo, scritta da Riccardo Secchi e disegnata da vari autori), una storia singola (Zio Paperone e lo sponsor mondiale, di Carlo Panaro e Alessandro Perina) e uno speciale “Reportage a fumetti” (Mondiali in tivù, di Francesca Agrati e Giuseppe Ferrario).

Ma in questi Mondiali di Calcio 2010, il fumetto è assai presente anche sulla scena internazionale, e secondo modalità particolarmente articolate e differenziate. Un paio di esempi.

Il primo riguarda il “fumetto ufficiale”. Come vuole la tradizione dei grandi media events, i Mondiali hanno una mascotte: Zakumi. Questa mascotte ha – sorpresa – anche un fumetto ufficiale. Si tratta della striscia The Adventures of Zakumi, realizzata da una coppia di autori sudafricani, Stephen Francis e Rico, già noti per la fortunata sit-com a fumetti Madam & Eve, forse il principale successo popolare del fumetto sudafricano. La serie di Zakumi è commissionata direttamente dalla FIFA, che la pubblica regolarmente sul proprio sito web, utilizzandola come uno dei tanti strumenti con cui comunicare il proprio marchio in chiave ludica, veicolare l’identità visiva della mascotte, e suggerire un messaggio di sensibilità ‘locale’ coerente con i valori universalistici dell’associazione (mascotte sudafricana = simboli africani = autori africani):

Il secondo riguarda invece un fumetto commissionato da ESPN Magazine (per chi non lo sapesse: il magazine della gallina dalle uova d’oro di Disney Corporation, ovvero il canale tv sportivo ESPN). Sebbene siamo lontani da una logica para-istituzionale come quella di FIFA, questa iniziativa – pure associata a un brand commerciale – si distingue da altre strategie di uso del fumetto all’interno di logiche di brandizzazione (il fumetto come strumento per veicolare l’associazione tra il marchio e un team): basti pensare al caso di Adidas. Si tratta anche qui di una striscia, intitolata A complete history of the World Cup, pubblicata settimanalmente dal magazine e realizzata da uno degli autori americani più brillanti e visionari dei nostri tempi: Peter Kuper. La tavola di apertura della storia – che si offre come un classico intervento narrativo ‘su commissione’, in una logica che mescola giornalismo, fiction e libera creazione artistica – la vedete qua sotto, e il link per seguire la strip sul sito del magazine è qui:

Se poi qualcuno volesse inserire questi casi in una più ampia riflessione sullo stato del rapporto tra fumetto e sport in Italia, la discussione è iniziata, qua.

2 Risposte

  1. […] the rest here: Il Fumetto e i Mondiali di calcio 2010 « Fumettologicamente Segnala […]

  2. UPDATE: tra gli altri prodotti commerciali freschi di Mondiale, scopro dell’esistenza di un curioso omaggio cileno a Captain Tsubasa.
    Qui: http://www.fumettodautore.com/news/dal-mondo/1327-fumetti-mondiali-arrivano-i-triunfadores

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