Un Halloween con gli Addams [anteprima]

Pochi illustratori sono adatti ad essere letti ad Halloween quanto Charles Addams.

E visto che proprio in questi giorni arriva in libreria una ricca raccolta dei disegni dedicati alla sua celebre ‘famiglia’ – La Famiglia Addams. Una storia diabolica (Logos Edizioni) – ecco una breve anteprima. Con alcune immagini-chiave, e un estratto dal testo di accompagnamento scritto da Kevin Miserocchi, Direttore della Addams Foundation.

Una illustrazione inedita

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Come in quasi tutte le famiglie, l’insieme si compone di varie parti, ognuna di per sé unica. Questo insolito gruppo di personaggi fu sviluppato gradualmente e non si presentò come una vera famiglia se non molti anni dopo la prima apparizione di ogni singola figura. Alcuni dei futuri membri della famiglia furono assorbiti al suo interno dopo essere inizialmente comparsi altrove o già nel “corpus” Addams ma in forma leggermente diversa.

La prima vignetta, "New Yorker", 6 agosto 1938

Non appena il clan ebbe ottenuto un seguito nazionale e internazionale, tutti i membri della famiglia, assieme o individualmente, fecero il loro ingresso sul mercato. Vendevano profumi, macchine da scrivere, servizi telefonici internazionali, riviste e persino scotch giapponese. Comparivano sulle copertine di rotocalchi come Business Week, Show, TV Guide e MAD. Comparivano come testimonial nelle pubblicità per grandi nomi dell’industria tessile come Decorators Walk, ma anche per il settimanale New Yorker e per almeno una delle sue mostre. Spuntavano sulle pagine e sulle copertine delle riviste, sugli inviti a eventi culturali e di beneficenza. Furono immortalati persino in un murale 120 x 400 cm al Dune Deck, il ristorante e lounge bar di un hotel di Westhampton Beach (New York). Quando poi il Dune Deck fu demolito, il murale venne staccato dalla parete e donato alla Pattee Library dell’Università della Pennsylvania, dove si trova ancora oggi.

"Publishers Weekly", 27 agosto 1973

L’intento di Charles Addams non era tanto quello di rappresentare una famiglia, quanto di suggerire come la società nella sua interezza possa generare personaggi inclini al “lato oscuro” anche se vivono vite in tutto e per tutto simili a quelle di chi sceglie la luce della normalità. Dopo che per anni avevano sfoggiato la loro deliziosa perfidia sulle pagine degli albi e dei libri di Addams e in materiali pubblicitari di ogni sorta, la stampa iniziò a citare quei personaggi come la “Addams family of ghouls” (la famiglia dei diabolici Addams) e lo squisito maniero in cui recitavano le loro scenette come “Addams house” (casa Addams). Il nome di Charles Addams divenne sinonimo di tutti gli aspetti dell’opera e del mondo che aveva creato. Lo stesso autore prese a riferirsi ai propri personaggi con l’espressione “Addams’ Evils” (i malefici Addams).

vignetta dalla raccolta "Homebodies", 1954

Pur quanto vengano puntualmente definiti strambi, inquietanti, eccentrici e sinistri, gli Addams vivono le stesse gioie e gli stessi dolori di ogni famiglia, si preoccupano di tenere in ordine la casa e controllano che i bambini abbiano cura delle proprie bestiole. Deliziosi il falegname che sistema la botola e il passaggio segreto nello scaffale, o i bambini che tornano dal campeggio trasportati in gabbiette per animali; incantevole scoprire che almeno uno dei cuccioli di casa è un piccolo drago! Il Natale lo festeggiano con lo stesso entusiasmo che provano ad Halloween, ma senza rinunciare alle proprie peculiarità e tradizioni. Che festa sarebbe senza accendere il fuoco nel caminetto nell’attesa che Babbo Natale scenda giù per il comignolo, o senza versare olio bollente sul vicinato gioiosamente intento ai canti natalizi? Dopotutto, gli Addams non sono poi tanto strani.

Charles e Tee Addams

Infine, la copertina del volume:

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