Tremonti strikes again

La recente manovra economica ha tangenzialmente toccato anche il fumetto. Per la verità, solo a parole. La notizia delle informazioni non corrette, e dell’ironia poco giustificata dal Ministro Tremonti, la trovate qui e qui. Ma la storiella è carina, anche se non molto edificante, e vale la pena commentarla un po’. Il gusto del paradosso, come è noto, la rende già in sè fumettologicamente rilevante.

L’aneddoto, in sintesi, è questo: Tremonti ha citato come esempi di Enti culturali “sorprendenti” (testuale) il Comitato Nazionale Un Secolo di Fumetto Italiano (e l’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini). L’idea di non attribuire più fondi a un tot di enti si è però scontrata con le puntualizzazioni del Ministro Bondi e del Presidente della Repubblica Napolitano, che in sostanza hanno condotto a cancellare quella lista. Una lista – si dice – del 2008 e made in Calderoli. La raccomandazione fatta al Ministro è stata quella di fare verifiche migliori (magari sentendo anche i dicasteri competenti…) prima di diffondere liste e informazioni non ben precisate.

Chissà: la “furia dei tagli lineari” avrà preso le mani a qualche funzionario un po’ frettoloso? Qualcuno avrà messo nelle mani del Ministro elenchi che includevano enti perfettamente in regola e che persino non avevano fatto richiesta di finanziamenti da due anni? Il fumetto e i garibaldini sono fenomeni tanto sorprendenti? Chissà: sono solo alcune ipotesi. Simpatiche, peraltro: è bello sapere di essere garantiti da prassi burocratiche trasparenti e da valutazioni istituzionali così precise e puntuali.

Non mi dilungo in altri dettagli, per carità di patria. Mi limito a dire che da parte mia, che di questo Comitato sono parte in causa, ho inteso questa storiella come segno del destino rivolto a … un autore di fumetti italiano. Uno di quelli bravi e stimati, di cui si parla ormai come di un riferimento per l’umorismo disegnato. Uno che – incredibile ma vero – ha avuto a che fare con tutti i seguenti ingredienti “sorprendenti”: fumetto, Garibaldi, Comitato Nazionale.

Ho quindi chiesto ad Andrea Paggiaro, in arte Tuono Pettinato, di “disegnare” cosa pensa di questo surreale episodio. Tuono Pettinato si era già fatto notare per alcuni dei più riusciti omaggi, in forma di parodia, al Corriere dei piccoli (il centenario dello storico settimanale è alle origini della nascita stessa del Comitato): uno dedicato al Signor Bonaventura (Orecchio Acerbo) e uno ad Antonio Rubino (Black Velvet), rispettivamente il più noto personaggio e il principale artista del Corrierino. Tuono Pettinato, inoltre, è attualmente impegnato in ben due lavori che hanno per protagonista – segno del destino – proprio Giuseppe Garibaldi: una biografia di Garibaldi ‘a fumetti’ per Rizzoli-Lizard, ed una guida illustrata di Roma, in cui Garibaldi folleggia con Pio IX e Asia Argento, per la collana ZeroGuide.

Dunque che altro dire, se non…meglio sorridere? Magari fingendo di giocare al tradizionale gioco degli “enti barricaderi”, con l’aiuto delle “icone rosse” Bonaventura e Garibaldi, al pericolosissimo grido di: “No ai tagli al fumetto e alle camicie rosse”!

Grazie, Andrea. E complimenti: tu sì che sei “sul pezzo”.

Grazie anche te, Giulio: non ti chiederemo una lira (né te l’abbiamo chiesta, ma vabbe’), a patto che tu riesca sempre a metterci di buonumore.

Una Risposta

  1. […] No ai tagli al fumetto e alle camicie rosse! […]

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