Paul Gravett, affabile signore londoneer, è uno che di fumetto ne sa parecchio. Ha fondato la rivista Escape, ha scritto alcuni testi di brillante divulgazione storica, dirige il piccolo ma agguerrito festival Comica, e di fumetto continua a scrivere per diverse testate, dal compassato Times Literary Supplement al suo ricco sito personale.
Tra i critici di fumetto dei nostri tempi, Gravett è forse uno dei pochi autentici cosmopoliti. Coi piedi ben piantati in Europa, ma in grado di pensare il fumetto in chiave di complesso fenomeno globale (lucidissima la sua sintesi dei fatti rilevanti del 2009 fumettistico: non (solo) il merge Disney/Marvel, ma anche la condanna in Egitto dell’autore di un controverso graphic novel politico).
As usual, anche PG ha recentemente compilato una personale playlist dei migliori fumetti del 2009. Come sempre, accanto a questa ha però pensato anche ad uno sguardo cosmopolita: cosa si è letto/visto di notevole in Francia, Belgio, Germania, Australia, Spagna, Danimarca, Svezia, SudCorea…?
Anche quest’anno Paul mi ha chiesto di parlare di Italia. Ne ho scelti tre.
[Tre. Ma a Febbraio arrivano i Top 10]
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Buona la tua terzina. come mi spiegavi, ok sulla valorizzazione di andrea bruno, anche se sono rimasto perplesso su come ha sviluppato e concluso Sabato Tregua. Interessante in generale tutta la selezione. Come è interessante la selezione che si forma spontaneamente attraverso i tavoli dei cento e cento espositori qui ad angouleme…