Sull’uso dei contenuti altrui (fumetti inclusi) online

A partire dalla disinvoltura di Repubblica nei confronti del lavoro del fumettista Makkox per il Post, Luca Sofri ha colto l’occasione per ri-scrivere sull’annosa questione dell’uso/abuso dei contenuti altrui online, qui.

Bene.

Ora che l’ho linkato. E ricordando che questo blog non ha finalità commerciali (non si vende traffico né si usa adv). E siccome anche l’informazione online sul fumetto pare ammorbata da queste pratiche (nessun stupore: verso la pirateria il fumetto è sempre stato lesto ed entusiasta). Insomma, per tutto ciò e per altro ancora, adesso posso brutalmente copiaincollarlo per dire che:

Si è ormai consolidata una consuetudine di rispettoso equilibrio tra la dimensione dei contenuti altrui che vengono riprodotti e l’evidenza del riconoscimento e dei link alla fonte: e così funzionano ormai aggregatori e siti di news che investono in un lavoro di selezione dei contenuti di qualità presenti in rete (come fa in Italia il Post, per esempio). Naturalmente prosperano anche moltissimi siti che di questo rispettoso equilibrio se ne fregano invece del tutto, riproducendo tal quali testi e immagini altrui senza aggiungervi niente, senza segnalare la fonte originale, o senza linkarla, che di solito è considerata la retribuzione minima e corretta per l’uso e la citazione di cose fatte da altri.

Infine ne estraggo, per ribadirli, i seguenti principi:

  • citazione parziale e moderata dei contenuti
  • link alle fonti
  • abbandono di qualunque pretesa di intangibilità dei propri, di contenuti

UPDATE: al di là dei princìpi, condivido anche il fatto che alcune ‘indicazioni di comportamento’ siano più utili di altre. E qui lascerei da parte la provocazione di Sofri sul “liberi tutti”, e con le parole di Mantellini (copiancollate-e-linkate, of course) direi:

Preferisco il cinismo americano del tipo “follow the money” che credo sia utile a stabilire un discrimine netto. Che secondo me potrebbe essere: tolleranza zero per i riutilizzi commerciali di qualsiasi contenuto non espressamente autorizzato (che ecceda ovviamente la normativa sul diritto di cronaca e di citazione) e ampia condivisione con attribuzione per qualsiasi contenuto (commerciale o non commerciale) fuori dalle logiche del business editoriale. Poi certo è tutto più complicato di così ma mi parrebbe un buon punto di partenza per tutti.

    29 Risposte

    1. Matteo,
      a proposito dell’articolo su Makkox apparso su la Repubblica di cui sono l’estensore:

      1) il nome del post.it era correttamente citato all’interno dell’articolo. E non in maniera fumosa;

      2) a Makkox l’articolo è stato immediatamente linkato con tanto di cordialità reciproche private;

      3) il pezzo era finalizzato a far conoscere al pubblico la bravura artistica di Makkox che, infatti, è stato molto apprezzato;

      4) il Post.it, di conseguenza, non può averne trovato che giovamento.

      Un cordiale saluto

    2. Cito dal mio pezzo che accompagna le vignette:

      “Come sempre più spesso accade negli ultimi anni, però, Makkox preferisce esprimere la sua creatività attraverso la Rete telematica. Il suo blog personale – ospitato dal sito Il Post.it – rappresenta un appuntamento imperdibile per chiunque abbia voglia di ascoltare un commento tanto pungente quanto inusuale sulla cronaca italiana. La vicinanza di Makkox alla realtà napoletana, la conoscenza del dialetto partenopeo e della sua gente, gli ha fatto spesso realizzare alcune delle sue vignette più corrosive.”

    3. Siano chiare alcune cose. Che io ho scritto che trovavo apprezzabile che Repubblica avesse ripreso le cose di Makkox sul Post e che auspicavo che questo implicasse un’adesione a un’idea di libero e rispettoso uso dei contenuti altrui. Che nel concetto di rispettoso c’è di certo un link, mancante nel caso in oggetto, e c’è di certo la limitazione quantitativa del ripubblicato, ignorata nel caso di quattordici vignette scaricate e rimesse online. Che il punto 3 della risposta di Di Nocera è invece assolutamente irrilevante e potrebbe essere usato per qualsiasi appropriazione di materiale: se io domani scarico illegalmente un film nuovo e lo proietto in piazza del Duomo a Milano per farlo conoscere (e guadagno dalla vendita del popcorn), non è un grande alibi per la sottrazione.
      E che il punto 4 è invece presuntuoso e insultante, questo sì: ciò di cui trae giovamento il Post lo decide il Post, innanzitutto. Ripeto che Repubblica è libera di usare con correttezza e rispetto le nostre cose, come noi facciamo con le loro, ma sia chiaro che lo fa per portare a casa lettori, pagine viste e qualità sul proprio sito, come facciamo noi. Non di certo per il giovamento altrui, su cui non è giudice. E che, soprattutto, in questo caso non esiste. Perché no, il Post non ne trae e non ne ha tratto alcun giovamento. Nix, nessuno. Nè in visite, ovviamente (mancando un link), né in nient’altro che ci interessi.
      Come ho scritto, c’è spazio per fare rispettosamente i reciproci interessi: ma che sia chiaro il rispettosamente e che sia chiaro che sono i reciproci interessi.

      • “il punto 4 è invece presuntuoso e insultante, questo sì: ciò di cui trae giovamento il Post lo decide il Post, innanzitutto.”

        sacrosanto.

    4. alessandro e luca: grazie a entrambi per le precisazioni.

      La mia opinione è che, più ancora del concetto giurisprudenziale classico di ‘modica quantità’, il punto risieda nell’assenza di link, Alessandro.
      Il linguaggio giornalistico della Rete non è identico a quello della carta stampata: la buona prassi del “citare una fonte”, online, deve comportare la buona prassi di “inserire il link”.

    5. Caro Luca,
      il pezzo su la Repubblica dedicato a Makkox è partito da una mia idea e dal mio entusiasmo nei confronti di questo artista. Ritenevo quindi che fosse interessante presentarlo al pubblico de la Repubblica (testata per la quale mi onoro di collaborare) in un modo che fosse esaustivo. Da qui le dodici vignette (da me scaricate e da me proposte: il minimo vista la poliedricità di questo immenso cartoonist, se mi permetti una battuta).
      Il mio intervento scomposto (di cui ti chiedo scusa) a proposito del “giovamento” che avrebbe tratto il Post.it dal mio pezzo deriva dal fatto che non ritengo che il collegamento alla suddetta testata fosse “fumoso”. La citazione del blog di Makkox e della testata contenitrice occupa invece una posizione piuttosto centrale.
      Vero che manca il link diretto (importante), ma non c’era alcun occultamento della provenienza del materiale artistico.
      Detto questo, sono contento che tu abbia apprezzato la mia volontà di far conoscere Makkox anche a un altro pubblico, magari ignaro della sua esistenza. La mia finalità è sempre stata puramente documentativa. E mi sembra che i toni del pezzo e il modo in cui è strutturato non lascino adito a dubbi.
      Nessuna volontà di sfruttare le falle di un territorio “selvaggio”, quindi.
      L’assenza di un link non deve pregiudicare quanto di buono – di questo ne sono sicurissimo – il mio articolo ha prodotto. Soprattuto per quanto riguarda la diffusione del nome e delle opere di Makkox.
      Con grandissima stima.
      A.D.N.

    6. L’assenza del link è un errore giornalistico formale e strutturale macroscopico on line, con doppia valenza per chi, come anche il professore Di Nocera fa, se ne va in giro a dare lezioni di giornalismo ad altri siti. Finchè Sofri non era intervenuto, il Di Nocera era baldanzoso come suo solito. Intervenuto Sofri, come si dice dalle parti sue, ha ammosciat’ e’ recchie e con grandissima stima. 🙂

      • Si chiama dialogo civile.

        Normale tra due persone che che non si erano mai confrontate prima mentre ora hanno l’opportunità di farlo.

        • Ma qui non si tratta di dialogo civile o di confronto, ma come dicevasi prima, di un errore macroscopico dal quale volevi uscirtene con la solita presunzione che ti contraddistingue. Ma siccome quello è Sofri, hai mollato il colpo e hai chiesto pure scusa.

          Ci sta, ma chiamiamo le cose con il suo nome che ca’ nisciuno è fess…

          Cordialità.

          GM

    7. Detto da uno dei fondatori di Fumetto d’Autore, un sito che, sistematicamente, omette i link agli articoli o post da cui parte per scrivere i suoi articoli ed editoriali.

    8. Detto da uno che si inventa le tavole rotonde con Stephen Frears. 🙂

    9. Certo, tavola rotonda riportata da qualsiasi sito di informazione cinematografica.
      Il problema non è che sei scorretto e fazioso, è che sei incompetente.

    10. non solo è incompetente, ma anche un emerito bugiardo, come si potrà riscontrare ben presto.
      buona domenica.

    11. ah, mi raccomando, su questo commento subito editoriale, moleskine e vignette virulente. denuncia con la massima forza l’incredibile e inedita offesa ricevuta… fai vedere che picchi più duro, fai vedere che avrai l’ultima parola, fai vedere che nessuno ti può mettere i piedi in testa, fai vedere che sei sempre il migliore. forza!
      non deludere i tuoi dieci affezionati lettori.
      ti attendiamo!

      ah già…. dimenticavo la faccina
      🙂

    12. Tavola rotonda di stephen frears: l’ufficio stampa dell’Hotel de Russie mi ha detto che non c’era nessuna tavola rotonda giorno 14 con Stepehen Frears e *davanti a me* (perchè non solo gil ho telefonato) ci sono andato a parlare di persona ha chiesto conferma anche allo staff del regista e a chi gestisce gli eventi dell’hotel. Su internet non ho trovato traccia della tavola rotonda ma si parlava solo della sezione interviste e foto della mattina. Se fossi stato incompetente non avrei indagato approfonditamente su questa tua balla della tavola rotonda. E dire che su Fd’A omettiamo i link è una balla bella e buona. E chissà quante altre di balle ne vai a raccontare in giro per alimentare il tuo mito di Rockstar del fumetto e di cui probabilmente non ci accorgiamo neanche.

      Ginevra: Attendo che dimostri che sono bugiardo, se. come e quando sarai in grado di sostenere qualcosa del genere risponderò. Al momento vedo solo una minaccia non supportata da nulla. Ricevere l’epiteto di incompetente poi da chi, in tempi di difficoltà e di tagli alla spesa pubblica, usa le volontarie del servizio civile assegnate al Centro che coordina per fare le standiste alle fiere, è solo un complimento. Il vero incompetente sei tu, mio caro, che sprechi così i soldi pubblici.

    13. ma certo.
      Ho appena inviato la lettera all’attenzione del tuo direttore e della tua redazione in merito alla calunnia diffamatoria pronunciata nei miei confronti. buona lettura e buona domenica.

      ah già dimenticavo la faccina…!
      🙂

    14. Aggiungo: onde evitare di abusare dello spazio offertoci dal padrone di casa e di sviare l’attenzione sulla mancanza giornalistica del buon Di Nocera, che è il vero “core” del discorso, e onde evitare il tipico processo in campo neutro, suggerisco a chi ha rilievi da fare a Fumetto d’Autore o al sottoscritto di scrivere alla redazione di Fd’A. Noi riceviamo, pubblichiamo e rispondiamo.

      Cordialità a tutti quanti.

      • Se reputi che la mancanza sia mia, non sai proprio niente di come funziona una struttura giornalistica.
        Per fortuna Makkox, Sofri, Rrobe, Michele e Matteo lo sanno.

        • PS: il problema dei link è caratteristico di tutti i grandi quotidiani che hanno sia il cartaceo che un sito telematico.
          Se non l’avessi capito (ma è chiaro che non l’hai capito) io le fonti le ho citate tutte.

          Cordialità.

    15. Se non l’avessi capito (ma è chiaro che non l’hai capito) Sofri si lamenta che hai citato le fonti ma non hai linkato e che nella galleria delle immagini non è citato un bel niente, ne fonti ne link.

    16. Conte, senza polemica: quel che dice dinocera è che lui nell’articolo – scritto per la “carta” – il link l’ha scritto, chi ha riportato il link nel sito del quotidiano non lo ha reso “attivo” e non lo ha segnalato nella galleria fotografica.

      “l problema dei link è caratteristico di tutti i grandi quotidiani che hanno sia il cartaceo che un sito telematico.”

      Sofri e Stefanelli lamentano una pratica che è comune a tanti, ma la responsabilità in questo caso non è di chi ha scritto l’articolo ma, eventualmente, di chi lo ha pubblicato sul sito – o delle “direttive” magari che chi pubblica sul sito ha in caso di link scritti da chi scrive per il cartaceo, semmai.

      Tutto chiaro e torniamo all’argomento? Che in sé è pure interessante (l’uso di contenuti altrui sui siti internet), dato che al momento su questo vige la legge della giungla e basta.

      baci,
      c.

    17. precisazione per i frettolosi:
      1- ritengo un errore l’assenza di link: l’ho scritto e lo ribadisco
      2- nessuno – né io né Sofri – ha scritto che questa assenza sia da imputare a una responsabilità individuale (e/o a una sola persona)
      3- la prassi prevede che il collaboratore fornisca i contenuti, e che la redazione li inserisca, link inclusi. La presenza o assenza del link è una scelta della redazione, non del collaboratore. Non a caso, direi, il discorso di Sofri – che mi sento di condividere – solleva una questione ampia che riguarda più in generale le “politiche di link” fatte da Repubblica (sul suo blog Luca ha ricordato una discussione proprio con Smargiassi di Rep), e di come queste si riverberino nel caso in oggetto.

      Faccio inoltre notare che:
      A- Luca ha criticato anche i punti 3 e 4 di Alessandro. Su questi si è direttamente rivolto a lui perché – qui sì – la responsabilità di quanto detto è individuale: non erano più questioni che appartengono a più ampie pratiche redazionali collettive, bensì spiegazioni, motivazioni e valutazioni strettamente personali
      B – con evidente correttezza Di Nocera ha riconosciuto di essersi espresso in modo ‘scomposto’ rispetto al punto 4, riconoscendo al Post il diritto di giudicare il “giovamento” secondo i propri legittimi criteri

      E infine:
      >> la discussione schietta, diretta e franca è un esempio di maturità tra professionisti, e un aiuto a proseguire un confronto da punti di partenza diversi. Dicendosi le cose come stanno, ma sempre stando sul merito, senza delegittimare la controparte prima ancora di iniziare a discutere.
      >> intervenire per esprimere insulti contro qualcuno immediatamente, delegittimando un interlocutore al primo commento, è invece un comportamento violento, che di civile non ha nulla. E che non può che generare altrettanta violenza nelle risposte. Sofri ha criticato argomenti e parole – Conte ha dato direttamente addosso alla persona. Da un Conte mi aspetto nobiltà – che altro? – e non sfacciata violenza in atteggiamenti da zuffa in taverna.

      Di questo spettacolo indecoroso un po’ mi scuso – questa è casa mia. Ma soprattutto accuso chi si è lasciato andare. E soprattutto, chi ha la responsabilità di avere cominciato.
      Questo è un posto in cui si discute. Civilmente, perché non siamo in una taverna medievale. Non serve essere un nobile Conte per capirlo (anche se dovrebbe esser d’aiuto): basta anche un mezzadro, per capire che non si entra in taverna scagliandosi contro qualcuno al primo istante. Qualcuno che, peraltro, non è venuto qui per la zuffa, ma per l’opportunità di discutere e cercare un confronto.

      La delegittimazione è il solo metodo per condurre battaglie culturali e politiche? No: la lascio volentieri ad altri. Preferisco la fatica di tenere la violenza fuori, e i concetti dentro. Il resto è aria.

      Chiudo ribadendo:
      1- le “intenzioni” di Di Nocera non sono in discussione: la presenza del nome delle fonti lo dimostra. Anzi, le ho apprezzate (e così ha scritto anche Sofri)
      2- la pratica redazionale di Rep ha implicato due azioni che ritengo irrispettose: assenza di link e scarsa limitazione quantitativa del ripubblicato. Il perché siano ritenute “irrispettose” – ed ecco la ragione del confronto tra di nocera, sofri e il sottoscritto – deve essere oggetto di confronto e riflessioni, perché non nascondiamoci dietro a un dito: la “giovane” Rete, oggi, è ancora una “giungla” normativa e comportamentale (ergo: non c’è ancora piena chiarezza e condivisione delle best practice)
      3- se non c’è altro da aggiungere sul merito specifico del confronto, i commenti si chiudono qui.

    18. bravo matteo,
      ci volevano le tue precisazioni.
      La discussione originaria riflette delle problematiche che vanno affrontate in maneira civile e costruttuva.
      Il post è gia’ utile perche’ mi fa capire che bisogna fare molta attenzione ai link inseriti negli articoli che magari possso arrivare anche alla mia rivista (Fumettomani@ ) e al sito fumettomania.net
      speriamo che i prossimi post cambino direzione nel senso auspicato da te.
      buon lavoro

    19. Bravo, Matteo.

    20. La nobiltà richiede altrettanta nobiltà mio caro professore e qui di nobiltà ce n’era ben poca, sin dall’inizio della discussione.

      Io mi sono solo adattato a quello che passava casa tua in questa occasione, e – come disse Tito Faraci quando l’anno scorso postò la foto di Fullcomics vuota – quello che ho detto e ho fatto, l’ho detto e fatto nella completa autonomia che mi contraddistingue da sempre e che rivendico.

      La questione che hai sollevato con questo post si può pure concludere con un “tutti colpevoli, nessun colpevole”, gli schiaffoni di Sofri però restano comunque agli atti.

      Cordialità infinita

    21. un piccolo refresh su fullcomics qui:

      http://giorgiotrinchero.blogspot.com/

      che magari qualcuno non sa cosa è stato, ed è bene ricordare.

    22. Matteo,
      forse ho perso il filo del discorso. Domanda: Makkox era d’accordo che Repubblica pubblicasse suoi contenuti in quella quantita’ e forma? Se si, non vedo il problema in questo caso specifico.
      Ciao.
      Luca

      • Ne è stato immediatamente informato all’atto della pubblicazione. E ha gradito molto. Con mia grande gioia.

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